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Diagnosi energetica: la gestione dei consumi energetici per l’industria chimica

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Settore :

Azienda Chimica

Regione :

Emilia Romagna

Periodo

Estate 2017

Progetto

Prendiamo il caso di un’azienda che si occupa della lavorazione di prodotti derivati dalla cellulosa (assorbenti igienici, pannolini, prodotti per l’igiene personale): il cliente esprimeva la necessità di un approfondimento tecnico-economico della diagnosi energetica preliminare già effettuata al fine di migliorare ulteriormente la conoscenza del reale comportamento energetico dell’impianto termico, responsabile dell’87% dei consumi totali annui di metano, con lo scopo di valutare la convenienza della sostituzione degli attuali generatori di vapore.

Diagnosi energetica

Per farlo sono stati installati sei misuratori a rilevamento orario per la contabilizzazione del vapore prodotto e del metano consumato. È stato rilevato che il 9% dei consumi di vapore è dovuto alle attività produttive, mentre il restante 91% alla climatizzazione; per quanto riguarda i consumi sono tendenzialmente stabili e compresi tra i 60 e i 100 mc all’ora. I consumi legati al condizionamento e alle attività produttive non cessano nei fine settimana, così come non si annullano completamente nel periodo di chiusura estiva, a causa della necessità di mantenere determinati livelli termo-igrometrici necessari al mantenimento delle materie prime. Da qui è stato valutato che se i consumi del sabato e della domenica si mantenessero ai livelli della chiusura estiva si potrebbero risparmiare oltre 6.500 € annui.

Lo stesso vale per il fabbisogno attuale di energia frigorifera, coperto oggi da un assorbitore (responsabile del 15% dei consumi totale di energia): se fosse generato da un gruppo frigorifero elettrico ad alta efficienza con le stesse caratteristiche si risparmierebbero circa 37.000 € l’anno.

L’audit ha anche evidenziato che una buona parte delle utenze richiedono acqua calda per riscaldamento a 60-70°C. Se tali utenze fossero alimentate direttamente ad acqua calda generata ad alta efficienza si avrebbero risparmi per 30.000/40.000 € l’anno.

Risultati

La diagnosi ha permesso di affermare, attraverso una reportistica approfondita, che il passaggio a moderni generatori ad alta efficienza non solo permetterebbe di raggiungere elevati livelli di risparmi, ma anche una maggiore flessibilità operativa.

Sarebbe interessante implementare un sistema di monitoraggio, controllo e gestione in automatico dei parametri di funzionamento per raggiungere la massima efficienza energetica. Ciò consentirebbe di approfondire la gestione dei consumi durante i giorni di chiusura, al fine di limitare al minimo lo zoccolo di consumi base.

In più il contemporaneo impiego, all’interno dello stabilimento, di energia elettrica ed energia termica in quantità compatibili induce a ritenere plausibile l’utilizzo di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR). Sono infine stati individuati altri possibili interventi migliorativi di minore entità.

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