Nonostante i cambiamenti climatici in atto e i continui allarmi smog l’Italia è il Paese in cui si vendono più auto diesel d’Europa (56% del venduto tra gennaio e ottobre 2017 contro una media europea del 45%). Abbiamo il parco macchine e camion più vecchio del continente, anche se qualcosa sta cambiando.
L’ultimo sondaggio di Lorien Consulting rivela che dal novembre 2016 al novembre 2017 il numero degli italiani intervistati che si dichiara preoccupato per la qualità dell’aria è passato dal 72% al 92%. La consapevolezza aumenta e il 74% degli intervistati si dichiara favorevole all’introduzione del divieto di commercializzazione dei veicoli a combustibili fossili dal 2030.
Il sondaggio in cifre
Cresce anche il fenomeno della multi-mobilità, con l’aumento di mezzi alternativi utilizzati per gli spostamenti (2,7 in media a settimana). Nonostante l’auto di proprietà resti ancora il mezzo preferito dalla maggioranza, il numero di persone che è disposto a cambiare migliora: lo scorso anno, infatti, il 92% delle persone preferiva l’auto propria per muoversi, mentre oggi è l’87%.
Per quanto riguarda il classico tratto “casa-scuola”, è ancora l’auto il mezzo “obbligato”: spesso usata per “mancanza di servizio pubblico”, scelta dal 64% per chi ha figli alla materna, il 69% alle elementari e il 68% alle medie. Cala drasticamente, invece, dalle superiori in poi (30%), quando si preferisce non farsi più accompagnare dai genitori e dove i giovani tra i 14 e i 18 anni, oltre al mezzo pubblico, usano spesso bici (30%) oppure vanno a piedi (10%).
Multi-mobilità
Dallo studio emerge come gli italiani si comportino seguendo quattro macromodelli di mobilità. Quelli definiti “mono-mobili” (14%), si spostano molto e con lo stesso mezzo dichiarando, però, che se i veicoli elettrici, a gpl e a metano costassero meno, sarebbero disposti a cambiare. Il secondo gruppo è costituito dagli “stanziali” (21%), coloro che si spostano poco e con lo stesso mezzo. Il terzo è quello dei “moderati” (37%), che hanno una media di intensità e spostamento limitata. Il quarto definisce i “multi-mobili” (28%), ovvero coloro che si spostano molto e con mezzi vari e si dichiarano favorevoli a spendere di più per mezzi elettrici o a metano.
Nel complesso è migliorata la sensibilità degli italiani sui temi della mobilità green. Tuttavia lo studio individua anche le azioni necessarie da mettere subito in campo, come aumentare il servizio e la capillarità del trasporto pubblico, nonché incentivare la conversione verso mezzi più sostenibili.
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