Non solo smart city. Ora in Trentino è nata anche la Smart Forest. Tra alberi e piante si sta cercando di applicare alcune delle tecniche base delle città intelligenti. L’obiettivo è rendere più efficiente la gestione e il monitoraggio, ma anche la divulgazione delle risorse verdi della provincia di Trento, organizzando i dati in un sistema telematico che ne velocizzi la condivisione e migliori lo sfruttamento. L’iniziativa è ancora in via di definizione, ma alcune parti sono già state realizzate. Dietro il progetto, c’è la società Trilogis, insediata nell’incubatore di Trentino sviluppo insieme al Consorzio dei comuni trentini, la Fondazione Edmund Mach e la Fondazione Bruno Kessler.
Quali sono le tecnologie usate
Partendo dalle immagini ricavate dai radar degli aerei in volo sui boschi, e usando alcuni algoritmi sviluppati dalle due fondazioni che partecipano al progetto insieme al software di Trilogis, è possibile già ora tenere sotto controllo l’estensione e il mutamento delle specie boschive, fare una stima dei fusti legnosi e dell’altezza delle piante, con un’accuratezza molto maggiore rispetto a quanto si potesse fare prima. Ai forestali del Comune di Arco, in provincia di Trento, sono stati consegnati dei tablet che consentono di comunicare in tempo reale agli enti di competenza eventuali problemi del territorio, oltre che memorizzare altri dettagli, come i punti in cui è stata raccolta la legna o dove è stata accatastata. I custodi dei boschi già in passato rilevavano questo tipo di informazioni. Ora possono essere condivise facilmente. Le innovazioni tecnologiche non hanno riguardato però solo chi opera sul campo, ma anche gli uffici provinciali che gestiscono il territorio e l’urbanistica. Per loro sono stati sviluppati programmi che automatizzano, su base geografica, la gestione dei piani forestali.
Il patrimonio delle foreste
I boschi oggi rappresentano patrimoni naturalistici inestimabili per le economie locali. Oltre ad attrarre turisti e a costituire una riserva preziosa di legno, sono centrali nella tutela della biodiversità, nella conservazione delle acque e del suolo, e sono tra i principali serbatoi di assorbimento del carbonio. Renderli smart, con l’introduzione di tecnologie innovative, può aiutare a tutelarli. In tempi di riscaldamento globale e impoverimento delle risorse, i boschi diventano centrali anche per la nostra sopravvivenza. Non solo. Nei Paesi in via di sviluppo, queste tecnologie potrebbero essere usate anche per combattere la deforestazione illegale. Rendere le foreste smart, è la decisione giusta per tutelarle e sfruttarle al meglio.