Il settore interno della meccanica italiana è in ripresa: dopo anni in cui era stato l’export a crescere, quest’anno le previsioni delle associazioni di categoria sono concordi, sia per le macchine utensili, sia per la meccanica varia e l’impiantistica.
Secondo IlSole24Ore gli ultimi dati Istat di maggio sulle commesse indicano, per ordini di attrezzature e macchinari, una crescita media del 20%, che confermano l’avanzamento del mercato interno rispetto alle dinamiche oltreconfine, grazie soprattutto agli incentivi dell’industria 4.0.
ROBOTICA
Per l’area della robotica i dati sono addirittura in accelerazione, con commesse interne in crescita di oltre 20 punti nel primo trimestre, e del 28,5% tra aprile e giugno. Per più di un costruttore gli ordini raccolti sono arrivati già a saturare la produzione dei prossimi 9-12 mesi.
L’andamento della domanda nazionale ha spinto l’associazione Ucimu-Sistemi per produrre a rivedere al rialzo le stime, con una produzione 2017 di macchine utensili prevista a ridosso dei sei miliardi di euro, e consegne sul mercato interno in progresso del 12%. Il consumo di robotica in Italia potrebbe arrivare così a 4,25 miliardi di euro, a ridosso del record storico pre-crisi.
IMPIANTISTICA
Anche allargando lo sguardo all’intera area dell’impiantistica nazionale i risultati attesi da Federmacchine sono positivi, con una produzione globale spinta oltre i 44 miliardi di euro proprio dalla domanda interna, con consegne previste in progresso del 6,8%, un tasso più che doppio rispetto all’export.
Per alcune categorie i risultati in realtà saranno superiori, come lascia pensare il trend dei primi tre mesi per il comparto dei macchinari per ceramica (dove l’Italia cresce di oltre il 60%) e con un rialzo delle commesse interne del 66% nel meccanotessile tra aprile e giugno, risultato che non si raggiungeva da più di sei anni.
NUOVE TECNOLOGIE
Anima, federazione della meccanica varia, per il mercato nazionale di quest’anno presume un aumento della produzione del 3,7% a 46,7 miliardi di euro, con le consegne interne a crescere di oltre cinque punti, più del doppio rispetto alle vendite realizzate oltreconfine. Restando in tema di Industria 4.0 la federazione stima anche un aumento cospicuo degli investimenti in nuove tecnologie, per un totale che va oltre i 500 milioni di euro.
Tecnologie che, per rendere operativa una vera innovazione nell’industria 4.0, richiedono nuove competenze e nuove figure professionali, rendendo il capitale immateriale, connesso alla formazione e alle competenze del personale, il valore su cui puntare per rendimenti ancora più elevati, in grado di far fruttare al meglio i nuovi prodotti, sia nelle imprese grandi o multinazionali sia nelle PMI.
