Per la prima volta la voce “efficienza energetica” entra nella Treccani, una delle più note enciclopedie italiane. Inserita nella IX appendice dell’Enciclopedia Italiana di Lettere, Scienza e Arti diretta da Tullio Gregory, è stata curata da Nino Di Franco, vice direttore dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’Enea.
La voce è ripartita in quattro paragrafi analitici, ovvero “Efficienza nel contesto della politica energetica”, “Evoluzione normativa italiana”, “Tecnologie per l’efficienza energetica” e “Efficienza e sviluppo economico”: in queste sezioni vengono esaminati il contesto normativo italiano, l’ampia gamma delle tecnologie disponibili, la loro influenza sull’innovazione di soluzioni e prodotti, il risparmio energetico e le ricadute economiche. I diversi temi sono corredati da grafici e tabelle, alcuni dei quali dedicati alle tecnologie di frontiera in grado di favorire una maggiore efficienza energetica nei settori industriale, civile e dei trasporti. La IX appendice dell’Enciclopedia Italiana di Lettere, Scienza e Arti è suddivisa in due volumi di 1.500 pagine complessive e contiene oltre 1.300 approfondimenti su temi legati alla realtà contemporanea e, in particolare, sui grandi cambiamenti verificatisi nell’ultimo decennio. Per esempio era già presente “risparmio energetico” (su www.treccani.it) ed è possibile leggere, ben chiara, la differenza fra i due termini, che spesso invece vengono confusi: “Risparmio energetico ed efficienza energetica. Nonostante siano spesso usati come sinonimi, i due termini non sono esattamente sovrapponibili. Fare efficienza energetica significa attuare una serie di azioni (di programmazione, pianificazione e realizzazione di strumenti operativi) e di strategie che permettano di consumare meno energia a parità di servizi offerti (per es., la capacità di garantire il servizio di illuminazione pubblica con la minore quantità di energia primaria possibile). Ciò comporta un r. e., ma non è necessariamente vero il contrario. Per es., per risparmiare nel riscaldamento degli ambienti è sufficiente abbassare la temperatura dei corpi scaldanti, il che comporta una diminuzione del benessere abitativo. Migliorando invece la coibentazione di pareti e infissi si ottiene una riduzione della spesa energetica, a parità di benessere percepito”. Ora l’inserimento di questa voce specifica ha un’importanza ancora maggiore, poiché rappresenta un modo per diffondere verso il grande pubblico informazioni sull’argomento, sviluppi e prospettive per ridurre i costi energetici delle famiglie e del sistema produttivo, e per migliorare la qualità dell’ambiente.