Un ambiente luminoso al punto giusto, con un clima statico e ottimale, è ormai un’esigenza comune sia negli ambienti di lavoro sia nelle nostre case. E se, a differenza del passato, il design moderno propende per spazi a vista e grandi vetrate, è anche vero che le finestre non sono ottimi conduttori.
Non saremo più costretti, soprattutto in estate, ad attrezzarci con veneziane, tendoni e doppi vetri per ripararci dal caldo o per impedire alla temperatura esterna di penetrare senza controllo dove lavoriamo o dove viviamo. La finestra intelligente è stata ideata dalla Scuola di Ingegneria Cockrell dell’Università del Texas, a Austin. Nel 2013, l’ingegnere chimico Delia Milliron e il suo team hanno sviluppato i primi materiali elettrocromici a doppia banda che incorporano diverse proprietà ottiche per il controllo selettivo della luce nella lunghezza d’onda dell’infrarosso e dello spettro visibile. Utilizzando una piccola scarica elettrica, Milliron ha dimostrato come i nanocristalli di questi materiali – l’ossido di tungsteno e l’ossido di niobio amorfo – possano consentire il controllo indipendente di luce ed energia, quasi al pari di un interruttore.
La squadra, intervenendo sull’architettura di questi nanocomposti, ha potuto progettare cristalli in grado di passare da una modalità di raffreddamento elettrocromico a una di riscaldamento. Se integrati nel vetro delle finestre, i nuovi materiali potranno permettere agli utenti di scegliere fra la modalità buio (che blocca il passaggio di luce e calore), luminoso caldo (che permette il passaggio sia di luce sia di calore), o luminoso freddo (che blocca solo le radiazioni dell’infrarosso). Il nuovo materiale è infatti in grado di modulare selettivamente il 90% delle radiazioni solari, richiedendo solo pochi minuti per passare da una modalità all’altra.
Ciò si traduce in un 89% in più di efficienza rispetto alle normali finestre. Quelle smart sono inoltre particolarmente indicate per edifici che sfruttano la domotica per contenere i consumi, aiutando così a risparmiare e a utilizzare l’energia e il gas in modo proficuo.LINK
http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.nanolett.5b02197?journalCode=nalefd
http://nanocrystal.che.utexas.edu/