Il modo di generare energia elettrica sta cambiando profondamente. La produzione decentralizzata e da fonti non programmabili, come eolico e solare, è sempre più importante. Sempre più impellente diventa quindi la necessità di un sistema elettrico flessibile, capace di gestire in maniera efficiente l’energia facendo dialogare produttori e consumatori. Le Smart Grids nascono proprio per soddisfare queste nuove esigenze. Una Smart Grid è una rete che gestisce in modo intelligente la distribuzione dell’energia elettrica, evitando sprechi energetici, sovraccarichi e cadute di tensione elettrica. Una Smart Grid è prima di tutto ‘flessibilità’. E’ in grado di inviare il surplus di energia di determinate aree, ad altre zone in quel momento in deficit. Il tutto in tempo reale e in modo dinamico. C’è chi l’ha definita la Nuova Internet: in effetti, con le Smart Grids si è inteso applicare alle reti elettriche gli stessi principi che sono alla base della rete Internet, in cui qualsiasi dispositivo connesso può inviare e ricevere contenuti per condividere in questo caso l’energia. La rete elettrica non è più quindi solo un canale monodirezionale per trasmettere e distribuire energia elettrica dalle grandi centrali ai clienti finali, ma diventa una rete intelligente in grado di accogliere flussi di energia bidirezionali, di fare interagire produttori e consumatori, di determinare in anticipo le richieste di consumo e di adattare in modo flessibile la produzione e il consumo di energia elettrica, gestendo con maggiore efficienza i picchi di richiesta, evitando interruzioni di elettricità e riducendo il carico laddove è necessario.
Si tratta di un passaggio epocale, una svolta alla rete elettrica del XX secolo che la trasforma in una moderna rete che utilizza microprocessori e software per lavorare in modo efficiente e attingere a fonti rinnovabili per la distribuzione di energia. Ma perché abbiamo bisogno di Smart Grids? In primo luogo perché aumentando la popolazione cresce anche la domanda di elettricità; inoltre, perché abbiamo anche bisogno di ridurre il nostro consumo di energia elettrica per la lotta contro il riscaldamento globale. Uno dei principali driver che pilotano questa evoluzione sono gli obiettivi Europei “20-20-20”, che prevedono entro il 2020 la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, l’aumento dell’efficienza energetica del 20%, e il 20% di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questi obiettivi si traducono per l’Italia nel raggiungere un livello di produzione di energia da fonti rinnovabili del 17% entro il 2020. In controtendenza rispetto ad altri settori, l’Italia è in una posizione di leadership a livello Europeo per quanto riguarda le Smart Grids. L’Italia si troverà alla fine del 2012 con 23.000 MW di potenza eolica e fotovoltaica intermittente e sarà uno dei primi paesi ad affrontare la conversione della rete, forte anche del primato di oltre 30 milioni di contattori elettronici. Occorre che anche la politica energetica italiana si adegui affinché le Smart Grids possano crescere adeguatamente. Quali i vantaggi per il consumatore? Con le Smart Grids il consumatore avrà vantaggi diretti: grazie ai contatori elettronici di nuova generazione e a dispositivi di visualizzazione avrà maggior consapevolezza dei propri consumi. Inoltre, dotando gli edifici di sistemi per la gestione dell’energia, sarà possibile per il cliente ottimizzare i propri consumi e fornire servizi alla rete elettrica. Con le reti elettriche del futuro si plasma quindi un nuovo cliente più consapevole, che produce, consuma e rivende energia verde.